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WWW: che cos’è, come funziona e chi lo ha inventato

WWW: che cos'è, come funziona e chi lo ha inventato

Il World Wide Web è diventato così naturale che spesso lo confondiamo con Internet stesso. In realtà il Web è solo uno strato, quello fatto di pagine, link e contenuti che attraversiamo ogni giorno. La mail che leggi, il sito che stai visitando ora, la documentazione tecnica, i social, gli articoli di giornale: tutto questo vive sopra un'infrastruttura più profonda. Capire che cosa è davvero il WWW significa rimettere ordine in una delle storie più importanti della cultura digitale.

Che cos'è il World Wide Web

Il Web è un sistema che collega documenti e risorse tramite link, usando protocolli standard e un linguaggio condiviso. Dal punto di vista tecnico si basa su tre idee semplici e geniali: gli URL come indirizzi univoci delle risorse, il protocollo HTTP per comunicare tra client e server, l'HTML come linguaggio per descrivere il contenuto delle pagine. La combinazione di questi tre elementi ha trasformato una rete di computer in uno spazio di informazione navigabile.

Quando digiti un indirizzo nel browser, stai usando un URL. Quando premi Invio, il browser parla con un server usando HTTP. Quando la pagina si carica, quello che vedi è il risultato dell'interpretazione del codice HTML, spesso arricchito da CSS e JavaScript. Il Web è questo: uno strato di significato sopra una rete che, da sola, saprebbe solo spostare pacchetti di dati.

Come funziona: dal clic al contenuto

Dietro il gesto apparentemente banale di cliccare su un link si muove una catena precisa. Il browser prende l'URL, chiede al sistema di risolvere il nome di dominio in un indirizzo IP tramite il DNS, stabilisce una connessione con il server e invia una richiesta HTTP. Il server risponde con un codice di stato e con il contenuto, di solito una pagina HTML. Il browser interpreta quel codice, scarica eventuali risorse aggiuntive (immagini, fogli di stile, script) e infine mostra il risultato sullo schermo.

Nel tempo questo meccanismo si è evoluto: dal semplice HTTP si è passati a HTTPS per proteggere il traffico con la crittografia, sono nati standard sempre più sofisticati per CSS, JavaScript e accessibilità, coordinati da organismi come il World Wide Web Consortium (W3C), che ancora oggi definisce molte delle specifiche usate da browser e sviluppatori in tutto il mondo.

Chi lo ha inventato e perché è nato al CERN

Il Web ha un nome e un luogo di nascita molto precisi. Tra il 1989 e il 1990, al CERN di Ginevra, un ingegnere britannico di nome Tim Berners-Lee iniziò a lavorare su un sistema per collegare e condividere documenti tra ricercatori che usavano computer e sistemi diversi. Invece di creare l'ennesimo archivio chiuso, decise di unire l'idea dell'ipertesto con la rete esistente. Nacque così il World Wide Web.

Nel 1991 il primo sito web venne messo online all'indirizzo info.cern.ch, su un server del CERN. Lì è ancora possibile vedere una ricostruzione di quelle pagine essenziali, pensate più per spiegare che cosa fosse il Web che per stupire graficamente. Pochi anni dopo, il CERN decise di rendere le specifiche del Web libere e gratuite, come raccontato nella sezione storica del sito ufficiale del laboratorio Birth of the Web. Senza quella scelta, oggi probabilmente avremmo molte reti chiuse invece di un unico spazio globale.

Berners-Lee non si è fermato lì. Nel 1994 ha fondato il W3C per coordinare lo sviluppo degli standard del Web, assicurando che browser, sistemi e servizi diversi potessero continuare a parlarsi senza frammentarsi. Il Web è sopravvissuto a ondate di tecnologie proprietarie proprio grazie a questa insistenza sugli standard aperti.

Perché il Web conta ancora, nonostante piattaforme e app

Oggi una parte enorme del tempo online delle persone passa dentro applicazioni chiuse: social, app di messaggistica, ecosistemi proprietari. È facile pensare che il Web sia diventato una tecnologia di sfondo. In realtà resta l'infrastruttura culturale e tecnica più importante che abbiamo. I motori di ricerca indicizzano il Web, la documentazione tecnica vive sul Web, le pagine istituzionali e i siti di riferimento continuano a essere l'ancoraggio principale dell'identità digitale di aziende, enti, persone.

Per chi sviluppa e progetta, il Web ha un pregio unico: è aperto. Qualsiasi browser compatibile con gli standard può accedere a una pagina, qualsiasi sviluppatore può ispezionare il codice, studiare, migliorare. E per chi costruisce progetti online con realtà come Meteora Web, il WWW rimane il terreno comune su cui far convivere contenuti, applicazioni, integrazioni, senza dipendere completamente da piattaforme terze.

Dietro ogni link che clicchiamo c'è una storia che parte da un laboratorio di fisica e arriva fino ai nostri schermi. Il World Wide Web non è solo una tecnologia: è il modo in cui il mondo ha imparato a collegare idee, lavori e persone. E nonostante tutti i suoi limiti, non abbiamo ancora inventato niente che lo sostituisca davvero.

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